Mars 2020 è una missione spaziale sviluppata dalla NASA: il lancio è stato effettuato con successo il 30 luglio 2020 ed il suo arrivo sulla superficie di Marte ha avuto altrettanto esito positivo il giorno 18 febbraio 2021 alle ore 21:55. La missione è incentrata principalmente sull’invio di Perseverance sulla superficie di Marte, un rover derivato dal predecessore Curiosity per ridurre i costi, a cui sono state applicate diverse migliorie. Oltre al rover ci sarà un piccolo elicottero dimostrativo chiamato Ingenuity.
Perseveranza, nel dizionario italiano significa “Costanza e fermezza nel perseguire i propri scopi o nel tener fede ai propri propositi, nel proseguire sulla via intrapresa o nella condotta scelta”. Ed è Perseveranza (Perseverance in inglese) il nome scelto dalla Nasa per la sua missione partita da Cape Canaveral lo scorso luglio e che ha toccato il suolo di Marte il 18 febbraio 2021. Mars 2020 Perseverance é il quinto rover a esplorare la superficie marziana dopo Sojourner (1997), Spirit e Opportunity (2004) e Curiosity (2012). Ognuna di queste missioni aveva uno scopo ben preciso, culminato con la scoperta fatta da Curiosity nel 2012 che sul pianeta un tempo scorreva acqua allo stato liquido. Perseverance avrà ora il compito più intrigante per un astrobiologo: stabilire se nel passato c’è stata vita microbica.
Perseverance è molto simile a Curiosity soprattutto per la forma grazie alle sue sei ruote e per la torretta che protegge e contiene le videocamere e altri sensori. Il nuovo rover, però, è decisamente più evoluto perché i responsabili e gli ingegneri hanno lavorato attentamente per renderlo più affidabile, imparando dagli errori di progettazione e dagli imprevisti osservati proprio con Curiosity nel corso dei diversi anni di attività. Le ruote, una parte essenziale per assicurarsi che il rover possa spostarsi nel cratere, sono state riprogettate per essere più resistenti all’impervio suolo marziano, visti i danni subiti da quelle dei modelli precedenti che nel corso del tempo si sono logorate irrimediabilmente. Le fotocamere sono state migliorate con sensori più potenti che permetteranno di avere immagini più definite così da vedere, per la prima volta, Marte in alta definizione.
Tutto questo avverrà all’interno del cratere Jezero, una cavità lunga 45 km, appena a nord dell’equatore marziano dove, tra i tre e i quattro miliardi di anni fa, sorgeva un lago che avrebbe potuto lasciare sedimenti con molecole organiche (Jezero significa lago in lingua slava). La presenza di cinque tipi di differenti rocce e in particolare di carbonati potrebbe aver preservato segni fossili di vita passata. Il rover, che sarà dotato di 19 telecamere ad alta risoluzione, avrà anche un’altra missione da compiere: mentre nelle precedenti missioni i campioni di terreno raccolti venivano analizzati in loco a remoto, Perseverance collezionerà grani di terra marziana custodendoli per essere poi spediti sulla Terra da successive missioni già progettate in concerto con l’ESA, l’Agenzia spaziale europea. In questo modo si avrà a disposizione materiale da sottoporre ad analisi più accurate di quanto si sia potuto fare sino ad ora.
Un sistema di navigazione, infine, ha aiutato a trovare il posto migliore per l’atterraggio, modificato la traiettoria di discesa e guidato il rover nelle sue esplorazioni. Questo, assieme al MEDA (Mars Environmental Dynamic Analyzer) permetterà anche di verificare le condizioni atmosferiche della zona per un’eventuale missione umana.
E proprio a questo futuro obiettivo è dedicata parte della missione di Mars 2020 Perseverance. Diversi nuovi strumenti consentiranno di testare nuove tecnologie che potrebbero essere utilizzate in vista di una spedizione marziana.
Tra questi il MOXIE (Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment), un sistema in grado di produrre ossigeno dalla CO2 che potrà poi venire utilizzato come propellente per mezzi di trasporto e come gas di respirazione.
La perseveranza si deve avvalere anche dell’ingegnosità per avere successo. E così la missione Mars 2020 Perseverance avrà il suo Ingenuity (Ingegnosità), un piccolo elicottero che sarà il primo oggetto che cercherà di volare in un pianeta che non sia la Terra. L’atmosfera estremamente rarefatta di Marte (la densità è appena l’uno per cento di quella terrestre) compensata da una gravità che è appena un terzo di quella terrestre ha condizionato la struttura e la progettazione di Ingenuity. Quattro pale da 1,2 metri ciascuna dovranno girare a 2.400 giri al minuto, circa otto volte la velocità di un normale elicottero per sollevare il suo peso di appena 1,8 kg.
Dotato di due telecamere, un altimetro e un rilevatore di movimento, Ingenuity dovrà affrontare le rigide temperature notturne che nel cratere Jezero raggiungono i novanta gradi sotto lo zero e, dato che la distanza tra Marte e la Terra causerà un ritardo nelle comunicazioni di circa quindici minuti, dovrà anche saper volare in modo indipendente. Se l’esperimento di Ingenuity si rivelerà un successo, l’esplorazione su Marte aumenterà le possibilità di affermazione di una presenza umana sul pianeta. Se tutto dovesse andare secondo i piani, sarà il primo oggetto nella storia delle esplorazioni marziane a decollare sul pianeta e a esplorarlo, sebbene per spostamenti brevi. Si tratta di un prototipo per comprendere se ci siano sistemi più pratici e praticabili per spostarsi su Marte, considerato che un rover può percorrere solo pochi metri ogni giorno.